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LA NEUROGIURISPRUDENZA, dal connubio tra scienza e giurisprudenza il nuovo sistema per generazione di prove a fine di emissione sentenze. Negli USA già emesse 250 sentenze fin dal 2012 su questa base.

12 Giugno 2015 - VI PROPONGO

Di: Giovanni Anzidei

Capo Ufficio Stampa

Accademia Nazionale dei Lincei

 

NASCE LA NEUROGIURISPRUDENZA

NEGLI USA 250 SENTENZE EMESSE IN BASE A PROVE NEUROSCIENTIFICHE

Nuovi orientamenti in Italia nei rapporti tra Diritto e Neuroscienze

Cresce l’importanza delle neuroscienze nel panorama legale. Nel solo 2012 negli Stati Uniti sono state registrate oltre 250 sentenze in ambito penale che citano l’uso di una prova neuroscientifica, proposta dalla difesa, con la tesi che fosse un difetto del cervello dell’imputato ad aver causato il fatto criminoso al fine di ricevere uno sconto di pena.

Di fronte a questa crescita, il Presidente Obama in persona ha deciso di commissionare alla Bioethics Commission (President’s Council on Bioethics, 2015) il compito di stilare delle norme etiche alle quali le neuroscienze dovrebbero attenersi sia nel campo della ricerca che in tutte le sue forme applicative. Un intero capitolo è dedicato alle neuroscienze cognitive applicate al sistema legale, ossia alla, per così dire, Neurogiurisprudenza.

La Neurolaw, come viene chiamata negli Stati Uniti, sta avendo un ruolo chiave all’interno delle acquisizioni probatorie inerenti i processi. Da qualche tempo anche in Italia, si indagano i rapporti tra neuroscienze e diritto, nel tentativo di fornire elementi utili alla prova scientifica nell’ambito del processo decisionale giuridico. Gli avanzamenti delle neuroscienze stanno entrando prepotentemente nel campo dei procedimenti civili, penali e minorili. Sono sempre di più i casi, nei quali i dati delle neuroscienze si vanno ad aggiungere alle più tradizionali valutazioni psichiatriche e psicologiche.

Nella tavola rotonda organizzata all’Accademia dei Lincei il 4 giugno scorso, c’è stata un’ampia discussione, fra esperti del settore, per fare il punto sulle potenziali aree applicative. Al centro della discussione il come le capacità in senso legale possano essere compromesse da danni psichici, che le neuroscienze possono individuare ed eventualmente contribuire a quantificare.

 

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