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Teatro – al Kopò di Roma 12-15 marzo “Un cervello in due”

6 Marzo 2015 - ARCHIVIO

Di: R.C.

L’Associazione Culturale INTRO

presenta

UN CERVELLO IN DUE

scritto e diretto da Marcello Paesano

con Marcello Paesano e Luca Comastri

e Valeria Panepinto in video

Teatro Kopó

Via Vestricio Spurinna 47/49

Dal 12 AL 15 MARZO 2015

Continua la ricca programmazione al Teatro Kopó, lo spazio nato lo scorso anno in zona Tuscolana. Dal 12 al 15 marzo è in scena Un cervello in due scritto e diretto da Marcello Paesano sul palco con Luca Comastri e Valeria Panepinto (in video).

Due attori in scena. Leo e Poldo. Questi sono rispettivamente gli emisferi destro e sinistro del cervello di Leopoldo. Leopoldo ha una fidanzata, Loredana, con la quale sta insieme da tanto ma convive da poco. Forse è proprio la paura di legarsi la famosa palla al piede che fa venire a Leopoldo la bizzarra idea di rivedere, dopo tanto tempo, Giada, una sua vecchia amica nonché storica fiamma del liceo. Un apparentemente innocente appuntamento tra vecchi amici farà esplodere una piccola crisi di coppia che metterà a dura prova i neuroni del nostro protagonista.

In verità l’intera vicenda, per quanto semplice e di ordinaria amministrazione nella narrazione contemporanea, acquista la sua originalità nella visione interna: tutto viene fruito da dentro la testa del protagonista diventando così i suoi due emisferi i veri padroni della scena. Si potrà quindi assistere davanti ai propri occhi a familiari conflitti interiori che complicano quotidianamente la vita a tutti noi.

 

 

UN CERVELLO IN DUE

scritto e diretto da Marcello Paesano

con Marcello Paesano e Luca Comastri

Valeria Panepinto in video

TEATRO KOPÓ

via Vestricio Spurinna 47/49

dal 12 al 15 marzo 2015

ore 21.00

aperitivo a partire dalle 20.00
Biglietti Intero 10.00 (aperitivo e spettacolo)
Per info 06.45.65.00.52 _
botteghino@teatrokopo.it

 Recensione

Di: Fabiana Carucci

In scena è l’etrena diatriba tra l’io razionale e quello più creativo: l’idea è buona ed accattivante. Un po’ lenta la parte iniziale, fa un po’ fatica a rendere fluido il meeting iniziale tra i due emisferi che, forse, andrebbe ulteriormente enfatizzato nella sua diversità fra le due parti. Molto carina l’idea della partecipazione in video fuoricampo: ravviva e spezza piacevolmente il filo narrativo. Nel procedere della rappresentazione cresce l’intesa fra gli attori ed anche il ritmo narrativo. La durata potrebbe essere più corta ed il ritmo maggiormente sostenuto fin dall’inizio per dare quel tocco di perfezione ad un’idea carina ed una rappresentazione sentita da entrambi gli attori.