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Teatro – 3 e 4 maggio al Lyrick di Assisi debutta il nuovo musical di Massimo Romeo Piparo School of Rock

30 Aprile 2019 - ARCHIVIO

A cura di: F. Cecchini

Musica energia e risate sul palcoscenico con il poliedrico Lillo e uno strabiliante cast composto da 30 performer e tre postazioni di band dal vivo con 14 giovani talenti protagonisti tra gli 11 e i 14 anni

La musica come ragione di vita, un adulto un po’ stravagante e visionario che trascina una classe di ragazzi a diventare una rock-band di successo; il rock che diventa strumento per liberarsi e conquistare insieme il proprio ruolo: arriva ad Assisi l’attesissimo “School of Rock” con la regia e l’adattamento in italiano di Massimo Romeo Piparo. Il celebre musical che Andrew Lloyd Webber ha tratto dal film di Richard Linklater del 2003, sarà in scena al Teatro Lyrick il 3 e il 4 maggio alle ore 21.15 e chiuderà il sipario sulla stagione 2018/2019 “Lo spettacolo al centro”.

Questo prestigioso titolo internazionale, per la prima volta in lingua non inglese, ha debuttato in un grande allestimento tutto italiano, prodotto dalla PeepArrow Entertainment in collaborazione con il Teatro Sistina, mantenendo intatta la forza di una storia divertente e frenetica, capace di comunicare passione ed entusiasmo a un pubblico di tutte le età.

In un esuberante trionfo di musica, energia e risate, a interpretare Dewey Finn, il chitarrista irriverente che nel film aveva il volto di Jack Black, ci sarà Lillo, alias Pasquale Petrolo (per questa occasione senza il compagno Greg), pronto a salire sul palco, per la prima volta in un Musical, con tutta la sua verve comica e il suo talento musicale.

“Sono felice e molto emozionato per questa grande prova – asserisce Lillo – School of Rock fa parte di quei pochissimi film che rivedo ciclicamente. È una commedia meravigliosa, super divertente, ricca di buona musica e di messaggi importanti. E poi Jack Black è esattamente il tipo di attore comico che tento di essere, molto fisico e con quella dose di infantilismo che io stesso amo tirar fuori tutte le volte che vado in scena. Massimo Romeo Piparo mi ha portato a Londra a vedere il musical di Andrew Lloyd Webber tratto dal film e sono rimasto folgorato dall’allestimento e dall’energia che i bambini sprigionano per tutto lo spettacolo con Dewey, il protagonista, bambino tra i bambini. Spesso mi dicono ‘tu sei il Jack Black italiano’, probabilmente si riferiscono alla stazza da ‘cicciottello’, ma a me piace pensare che sia per il modo che ho di affrontare i personaggi che interpreto. Con quella dose di ‘immaturità’ di cui vado molto fiero”.

Accanto a Lillo, in un allestimento che si pregia della direzione musicale di Emanuele Friello con la sua Orchestra dal vivo, delle scene di Teresa Caruso, delle coreografie di Roberto Croce e di uno strabiliante cast: 30 performer e tre postazioni di band dal vivo, con 14 giovani talenti protagonisti tra gli 11 e i 14 anni (tra loro baby musicisti di incredibile talento) cresciuti tra i 90 allievi dell’Accademia Sistina; il ruolo della preside Rosalie Mullins sarà interpretato dalla sorprendente Vera Dragone, attrice di comprovata esperienza in teatro e nelle fiction ma al suo debutto nel Musical con un ruolo che vocalmente spazia da atmosfere alla Patty Smith alla “Regina della Notte” di Mozart; Patty Di Marco e Ned Schneebly, il vero Prof. amico da sempre del povero Dewey, saranno interpretati rispettivamente da Selene Demaria e Matteo Guma (di recente apparso nel campione di incassi Mamma Mia! come sostituto di Paolo Conticini nel ruolo di Sam).

Da maestro del musical qual è, con una carriera costellata di successi incredibili – dal “Mamma mia!” dei record, alla recente consacrazione del “Rugantino” con Montesano, e l’internazionale “Jesus Christ Superstar” con Ted Neeley – per Piparo è stata naturale la scelta di adattare un testo inglese nella nostra lingua per permettere al pubblico italiano di comprenderne appieno la bellezza e la vis comica. Ma soprattutto il regista e produttore italiano ha voluto con forza accogliere nel cast di School of Rock molti dei “suoi” ragazzi, giovanissimi studenti dell’Accademia da lui ideata e diretta: non poteva esserci commedia musicale più adatta per portare sul palco il talento di piccoli ma già bravissimi artisti.

Seguendo il solco tracciato con Billy Elliot e Tutti Insieme Appassionatamente – afferma Massimo Romeo Piparo – ho fortemente voluto School of Rock come spettacolo dedicato a quella fascia di età che io amo moltissimo e che rappresenta ormai il nostro unico futuro, se non già l’inconfutabile presente. È una storia raccontata da bambini e rivolta agli adulti che spesso non sono capaci di ascoltare cosa un bambino chieda loro. La musica, come strumento di elevazione spirituale ma anche di emancipazione e libertà. È tutto qui il senso di questa meravigliosa storia dell’eterno Peter Pan che c’è in noi e che non vuole crescere per non dover affrontare il mondo tremendo dell’essere adulto. In School of Rock è il bambino che insegna ai grandi cosa sia il rispetto, l’amore, la comprensione. Ed è per questo che mi auguro di vedere i Teatri riempirsi di famiglie sedute insieme a divertirsi – ma a commuoversi nello stesso momento- davanti alla pirotecnia musicale di questo Musical.  La dolce, ironica, istrionica verve di Lillo è quanto di meglio potessi augurarmi per condurre il racconto portandolo fino a toccare le corde più intime e profonde degli spettatori: un bambino tra i bambini che si riscopre adulto grazie ai bambini, ma non prima di aver regalato loro la forza di poter diventare adulti.

Lo show, attraverso il linguaggio universale e dirompente della musica rock, racconta infatti una storia di talento e passione, che diverte e invita a credere in se stessi ma che soprattutto celebra il coraggio di trasgredire anche qualche regola pur di inseguire e realizzare un sogno.

La trama – Dewey Finn, un bravissimo chitarrista rock, è troppo scalmanato e la sua band decide di cacciarlo. Perennemente senza soldi, sempre scansafatiche a meno che non si tratti di suonare, Dewey si spaccia per il supplente di una prestigiosa scuola. Ma, invece di insegnare materie di cui non sa nulla, il chitarrista inizia a tenere lezioni particolari ai suoi studenti, interamente incentrate sulla musica. Con grande sorpresa, scoprirà in loro un innato talento rock… i giovani allievi sotto la sua guida formeranno una band esplosiva, pronta a battersi in un famoso concorso di musica. C’è un problema però: Dewey riuscirà a far gareggiare i suoi ragazzi senza farsi scoprire dalla preside della scuola e dai genitori?

School of Rock ha debuttato il 6 dicembre 2015 a Broadway al Winter Garden Theatre dopo alcune anteprime, con la regia di Laurence Connor e coreografie di JoAnn M. Hunter, con Alex Brightman e Sierra Boggess nei panni rispettivamente di Dewey Finn e Rosalie Mullins. Il Musical ha debuttato successivamente nel West End al Gillian Lynne Theatre il 14 novembre 2016, dove è tutt’ora in scena.

Info e prenotazioni:  www.teatrolyrick.com – 075 804 4359 (dal lunedì al sabato dalle ore 16.00 alle 19.30)