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Roma, il Palazzo delle Esposizioni apre a MANGASIA – 7 ottobre 2017/ 21 gennaio 2018, per tutto quello che avreste voluto sapere sul mondo del fumetto e non avete mai osato chiedere!

7 Ottobre 2017 - ARCHIVIO

Di: Sabrina Conte

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Gli organizzatori hanno voluto  questa “prima mostra al mondo sulla storia del fumetto asiatico“, dando a Roma l’onore, con l’intenzione è di portarla presto in tour mondiale.

Fumetti, filmati, vestiti, musica e molto di più aspettano il visitatore che sarà immerso letteralmente nella storia del fumetto, dalle sue origini fino ad oggi. Nella settimana del Romics, il fumetto, che è da tempo riconosciuto come prodotto ai vertici delle arti contemporanee, vede una mostra ampia e variegata, che è ricca di sorprese. Man mano che si avanza sul percorso ci si immerge e si viene coinvolti in modo anche interattivo, ove lo spettatore diventa parte attiva e può…calarsi nei panni…di uno dei mitici robot che da sempre impazzano fra i fan di ogni età. Ecco perchè assieme a Mangasia è stato allestito un laboratorio d’arte che guida lo spettatore d’ogni età e lo apre al senso critico ed all’interpretazione di quanto ammira. Nel laboratorio “Valanga Manga” durante la settimana verranno accolti i piccoli spettatori delle scuole materne e dell’infanzia mentre nel fine settimana è previsto uno speciale per le famiglie con i bambini dai 7 agli 11 anni.

L'immagine può contenere: una o più persone, persone sedute e scarpe

Questa MANGASIA: WONDERLAND OF ASIAN COMICS vanta “un’ampia selezione di tavole originali e volumi di fumetti asiatici“, alcuni dei quali davvero visti raramente al di fuori dei Paesi di produzione, ove, ovviamente, il Giappone fa la parte del leone. Sei percorsi tematici, 281 tavole originali, 200 volumi di fumetti, la scrivania originale di un mangaka (autore di manga), una serie di kaavad (santuari portatili con immagini a fumetto in uso dai cantastorie nel Rajasthan), il Mechasobi,  con un mecha robot ad altezza più che umana, interattivo grazie al body tracking ed a disposizione dello spettatore, grazie ad una speciale installazione commissionata a Shoji Kawamori, il famosissimo mecha designer. 

Una mostra che ripercorre insomma molti Paesi asiatici e due secoli di storia, dalla carta e matita fino agli ultimi ritrovati tecnologici, attraverso “oltre 300 opere tra autori di fumetti e film d’animazione“. Un’esperienza bella davvero, un elogio alla fantasia, alla creatività, all’arte senza tempo che racconta di un Oriente sempre più protagonista in ogni dove.