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Rifelssioni sul Primo convegno di Spazio Asperger. Tutti i colori dello spettro

24 Giugno 2014 - SCIENZA RICERCA SALUTE

comunicato stampa

Riflessioni sul 1° CONVEGNO NAZIONALE

 di Spazio Asperger Onlus

TUTTI I COLORI DELLO SPETTRO”

 

Nuove Prospettive di intervento per la nuova definizione

 diagnostica di Spettro Autistico

Il 18 giugno è stata la giornata mondiale dell’Orgoglio Autistico, “Autistic Pride”. Qualcuno potrebbe domandarsi: “Cosa c’è di cui essere orgogliosi nell’Autismo?”.

Spazio Asperger ONLUS ha provato a dare una risposta a una domanda così complessa nel corso del Convegno, tenutosi a Roma al teatro San Paolo dal 13 al 15 giugno scorso, dal titolo “Tutti i colori dello spettro” – Nuove prospettive di intervento per la nuova definizione diagnostica di Spettro Autistico.

Nel corso dei tre giorni si sono tenute circa 22 ore di formazione alla quale hanno partecipato 22 relatori, italiani ed esteri, psichiatri, psicologi, pedagogisti, logopedisti, giuristi, neuropsichiatri infantili e, soprattutto, persone nello Spettro Autistico, che hanno raccontato la loro storia o che erano “mimetizzate” tra i professionisti.

E tra i 100 corsisti erano presenti diverse categorie professionali, ma soprattutto tanti genitori e quasi il 20% di persone nello Spettro Autistico. Persone “venute come tutti gli altri”, senza “accessi speciali”, senza discriminazioni. Persone venute perché interessate ad imparare, come tutti.

I relatori hanno spaziato tutto lo Spettro, dal basso all’altissimo funzionamento, dalla gravidanza all’età adulta, dalle ricerche nel campo delle neuroscienze e dell’epigenetica, alle terapie delle comorbidità psichiatriche fino alle difficoltà di inclusione scolastica, sociale e legale.

E ne hanno parlato con rispetto, ma senza trattenersi; così come le persone autistiche in sala hanno sorvolato senza problemi sull’uso sporadico di qualche parola non “politicamente corretta, dettata dalle memorie del passato”.

Come è stato ribadito dal dottor Davide Moscone, presidente della Spazio Asperger ONLUS, “essere Asperger non è una gran figata!”. Essere Asperger o Autistico significa essere diverso, non meglio, non peggio. Solo diverso.

Percepire, sentire e pensare il mondo in un modo unico, che non è più giusto o più sbagliato.

Sapere che bisogna imparare in primo luogo a comunicare e poi sforzarsi di prendere la prospettiva degli altri, ma che giustamente bisogna chiedere reciprocità, in entrambi i sensi.

Se, durante le ore diurne del convegno, l’argomento è stato trattato in maniera tecnica dai professionisti, facendo parlare la ragione, la sera, si è passati a far parlare le emozioni con lo spettacolo teatrale “Temple Grandin: il mondo ha bisogno di tutti i tipi di Menti”.

Ci sono stati quindi momenti per il Cuore, momenti per la Mente, momenti di Cuore e Mente che non è stato facile o necessario separare.

Parlare al cuore delle persone mantenendo il rigore scientifico non è semplice, così come non è facile far parlare tra loro professionisti di formazioni, scuole e pensieri diversi.

Il convegno, nel rispetto, ma soprattutto con la partecipazione attiva della community di persona autistiche, ha cercato di realizzare proprio questo connubio Cuore-Mente.

L’obiettivo non era la normalizzazione. L’obiettivo è permettere alle persone autistiche di scegliere e di capire cosa e come fare ciò che è importante per loro”.

Ecco allora riassunto, nelle parole di David Vagni, vicepresidente di Spazio Asperger ONLUS, il pensiero di cos’è l’Orgoglio Autistico: “Essere orgoglioso non di quello che le persone autistiche sono, ma di quello che mostrano ogni giorno di poter imparare. Della capacità di non arrendersi mai, di affrontare il terrore del cambiamento con coraggio. Dei piccoli e grandi insegnamenti che ogni giorno ci comunicano con il loro esempio”.

Il più grande contributo del convegno è stato quello di aver creato, insieme all’aiuto delle persone autistiche, una “casa” che ha le porte aperte verso l’esterno e che le accoglie al suo interno.