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Museo di Roma in Trastevere 5 maggio – 2 settembre 2018 e la mostra fotografica “DREAMERS 1968, COME ERAVAMO, COME SAREMO”

16 Aprile 2018 - VI PROPONGO

Di: redazione

L’occasione è quella del 50° anniversario di un anno cruciale per un cambiamento epocale, un cambiamento destinato a sconvolgere usi e costumi del mondo fino ad allora conosciuto: il 1968.

Quest’anno è stato l’inizio di tutto – ha precisato Luca Bergamo, Vicesindaco e Assessore alla Crescita culturale di Roma Capitaleun momento cruciale della storia che ha determinato la rottura totale con ogni schema del passato“. Così, l’AGI Agenzia Italia, si è mossa per ricostruire un archivio storico di scatti che hanno immortalato attimi cruciali di quell’anno memorabile, in cui per la prima volta si scoprivano i giovani e la loro voce pronta a porre le fondamenta per una nuova epoca.

Sarà il cuore di Roma ad ospitare la mostra che nasce da un’idea, un’intuizione di Riccardo Luna, Direttore AGI ed è frutto di un lavoro accurato assieme a Marco Pratellesi, Condirettore AGI, non per ricordare il passato, bensì per parlare del futuro, “il futuro che sognava l’ultima generazione – come ha voluto sottolineare proprio Riccardo Luna – che non ha avuto paura di cambiare tutto per rendere il mondo migliore. Che si è emozionata e mobilitata per guerre lontane; che ha sentito come proprie ingiustizie subite da altri; che ha fatto errori, certo, ha sbagliato, si è illusa, è caduta, ma ha creduto, o meglio, ha capito che la vera felicità non può essere solo un fatto individuale ma collettivo, perché se il tuo vicino soffre non puoi non soffrire anche tu. Nessuno si salva da solo“.

Sono state così visionate migliaia di foto messe a disposizione da decine di agenzie, che hanno volentieri aperto i loro archivi: una fra tutte la nostra ANSA il cui ricco archivio ha fornito un contributo prezioso.

Le immagini in mostra ritraggono personaggi  e momenti storici cruciali, come ad esempio lo scatto che ha immortalato il reverendo Ralph Abernathly a braccetto con il vescovo Julian Smith e Martin Luther King, alla testa della marcia per i diritti civili a Memphis, il 28 marzo. Ancora: un tragico scatto ha consegnato alla storia per sempre l’evento in cui, un sospetto Viet Cong  viene giustiziato in strada da Nguyen Ngoc Loan il capo della polizia nazionale vietnamita a Saigon nel 1 febbraio; un’altra fotografia storica riporta di quando i soldati sovietici cercarono di conquistare la sede della radio cecoslovacca il 21 agosto.

Così, frame dopo frame, si racconta la storia attraverso scatti famosi che parlano di eventi politici, socioculturali, sportivi, scientifici, che immortalano gesti, sguardi, azioni di sconosciuti presenti in momenti cruciali, laddove gli occhi a volte gridano più forte di ogni voce.

Non solo foto però ma al Museo di Roma in Trastevere sono esposti anche testi famosi, come quello del nostro Pier Paolo Pasolini che nei moti del ’68 ha siglato il testo, “Vi odio cari studenti” e la poesia “Il PCI ai giovani”.

Ad affiancare l’esposizione fotografica ci saranno inoltre un ciclo di eventi ed incontri estivi ospitati nel Chiostro del Museo, per omaggiare proprio i maggiori eventi musicali, sportivi, politici, culturali e cinematografici del 1968, con un occhio anche alle scuole, al fine di destare l’interesse di un pubblico ampio e variegato.

Non solo storia e momenti tragicamente forti però, ma in mostra si racconta anche dei costumi sociali destinati a lasciare un’impronta indelebile. Ecco perchè nella sala “Le due Italie: dal Belice al Piper”, si mettono a confronto due Italie appunto; quella degli scatti che ritraggono la gente comune e le famiglie, con una particolare attenzione al tragico momento del terremoto che colpì la terra siciliana della Valle del Belice, verso un’altra Italia del tempo che testimonia una rivoluzione nel mondo dello spettacolo. Quì da noi il 1968 ha visto l’exploit del fenomeno Piper Club. Un locale che è divenuto un vero e proprio punto nevralgico di incontri per star italiane ed internazionali, da Sean Connery ad Alberto Sordi a Federico Fellini, in un’epoca che splendeva di una Dolce Vita che ha fatto sognare tutto il Mondo e che ancora oggi profuma di sogni e speranze.

Storia, spettacolo, sport, innovazione tecnologica e tutto ciò che in memorabili scatti parla del 1968, è raccolto preziosamente nel cuore di Trastevere, così a parlare di un anno che è stata una sottile ma decisa linea di confine nel tempo dell’umanità, a parlare di un risveglio sociale totale, della speranza per la creazione di una coscienza sociale, di una solidarietà, di un risveglio per l’umanità che nato in quell’anno, ancora in questo 2018 è sulla via del divenire, verso un futuro che ci piace pensare pieno di belle speranze, proprio come una bella fotografia.

 

MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE

piazza di S. Egidio 1/b Roma

da martedì a domenica 10:00 – 20:00

la biglietteria chiude 1 ora prima. Chiusura il 1° maggio

Tariffe non residenti: intero € 6,00; ridotto € 5,00

Tariffe residenti: intero € 5,00; ridotto € 4,00

Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente salvo integrazione se presente altra mostra

La Mostra DREAMERS. 1968: come eravamo, come saremo

a cura di:  AGI Agenzia Italia è promossa da:

Roma Capitale, Assessorato alla crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Patrocinio: MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con il contributo di Intesa San Paolo, Ferrovie dello Stato Italiane.

Media partner Mostra:

Formiche, Il Tascabile, Rai Teche, Scomodo, Radioimmaginaria e VoiceBookRadio.