Menu

Katsushika Hokusai a Roma – le opere del grande Maestro in mostra all’Ara Pacis fino al 14 gennaio 2018

22 Ottobre 2017 - ARCHIVIO

Di: Benedetta Tintillini

Responsabile www.umbriaecultura.it

“La grande onda” e il “Fuji rosso” sono solo due dei 200 capolavori a firma di Katsushika Hokusai, in mostra a Roma presso il Museo dell’Ara Pacis. Una raccolta imponente di opere del grande Maestro d’Oriente, provenienti dal Chiba City Museum of Art, dall’Uragami Mistsuru Collection, dal Kawasaki Isago no Sato Museum e dal Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova, visibili a Roma fino al 14 gennaio 2018, nella grande mostra“Hokusai. Sulle orme del maestro”.

hokusai

Katsushika Hokusai – La [grande] onda presso la costa di Kanagawa, dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji, 1830-1832 circa
Silografia policroma
Kawasaki Isago no Sato Museum

Universalmente riconosciuto come il massimo esponente dell’arte UKIYOE, Hokusai rappresenta la più significativa espressione di questa corrente artistica, che potremmo tradurre come l’arte “del mondo fluttuante”, Movimento attivo in Giappone tra la fine del 1700 e la prima metà del XIX secolo.

Le opere propongono un’esaustiva carrellata sulla fecondissima produzione dell’artista giapponese che si cimentò nelle elaborazioni più disparate, anche a causa delle alterne vicende economiche che attraversò durante la sua vita, dalle silografie policrome ai dipinti su rotolo, dai raffinatissimi “surimono” fino ai volumi di manga.

Oltre alla produzione del Maestro, la mostra propone un costante raffronto con i maggiori artisti che subirono l’influsso del genio di Hokusai nella loro produzione, primo fra tutti Keisan Eisen, oltre ad una lunga serie di artisti tra i quali anche la famosa Katsushika Hokumei.

La mostra si articola in 5 sezioni corrispondenti alle tipologie di immagini più in voga e più richieste all’epoca di Hokusai.

La prima sezione è Mete da non perdere dove è possibile ammirare, tra gli altri, la serie delle silografie con le vedute del Monte Fuji, oltre a due dipinti su stoffa che offrono un confronto, sempre con il sacro monte come soggetto principale, tra Hokusai ed il suo allievo Totoya Hokkei.

Le raffinate immagini di geisha e delle cortigiane alla moda sono al centro della seconda sezione: Beltà alla moda: un vero e proprio “prontuario” di quanto di meglio la moda giapponese dell’epoca poteva offrire, tra preziosi kimono, sontuose acconciature ed accessori di vario genere.

La terza sezione Fortuna e buon augurio” propone i deliziosi surimono, piccole e preziose opere realizzate per privati in tiratura limitatissima a scopo ben augurale, come calendari, biglietti ed inviti.

“Catturare l’essenza della natura” è la quarta sezione dedicata alle opere realizzate da Hokusai con gli animali come soggetti, dalla carpa fino alla tigre ed all’aquila.

La quinta ed ultima sezione è quella dedicata ai Manga e manuali per imparare, una serie di volumi realizzati dall’artista ad uso di chi disegnava o voleva imparare a farlo; un vero e proprio prontuario di figure reali e fantastiche.

Enorme fu l’influenza dell’arte giapponese nell’Europa dell’ottocento impressionista: basti pensare alla geisha di Eisen riprodotta da Van Gogh alle spalle di “Père Tanguy” nell’omonima tela, tanto per citare un’opera tra le più famose. Tuttavia l’imprinting di Hokusai andò ben oltre quest’epoca, riuscendo a lasciare la sua impronta fino ai giorni nostri, muovendosi nella cultura occidentale attraverso lo spazio ed il tempo. Un esempio fra tutti è quello rappresentato dal filone dei fumetti manga, ormai universalmente riconosciuta come arte contemporanea, fumetti che, più o meno consapevolmente, devono gran parte della loro ispirazione originaria proprio alla fantasia ed all’estro creativo del Maestro Hokusai.