Di: B.G.
Ambasciata di Francia in Italia e L’Institut français Italia
presentano
Goût de France / Good France
e
Le giornate della gastronomia francese in Italia
Roma – Dal 16 al 19 Marzo 2015
Un viaggio appassionante nella cucina francese del XXI secolo coronato da un omaggio dei più grandi chef italiani, proprio alla vigilia dell’Esposizione Universale 2015, dedicata alle tematiche che ruotano attorno alla nutrizione.
La manifestazione, organizzata dall’Ambasciata di Francia in Italia e dall’Institut Français Italia insieme a Atout France, l’Ente per il Turismo Francese, su iniziativa del Ministro degli Affari esteri e dello Sviluppo Internazionale, con la collaborazione di Alain Ducasse, prevede un incontro ed una collaborazione tra chef francesi ed italiani al fine di confrontarsi su una cucina più sana, naturale, sostenibile e cosciente, tematiche sempre più al centro degli stili di vita e delle preoccupazioni mondiali.
Per l’occasione tre chef francesi saranno invitati a Roma, dal 16 al 19 marzo, accolti da altrettanti chef della capitale, per realizzare insieme dei menu a quattro mani. Ogni sera il frutto di questa condivisione sarà servito sulle tavole dei tre ristoranti romani selezionati.
Per gli chef francesi sarà una straordinaria opportunità, che permetterà loro di percorrere gli step della filiera gastronomica italiana, a partire dalle visite ai produttori locali, fino alla selezione dei prodotti del territorio nei mercati della capitale.
Goût de France/Good France
Le Giornate della Gastronomia Francese in Italia avranno il loro apice e termine con l’evento mondiale “Goût de France/Good France”, che si terrà il prossimo 19 marzo.
Goût de France/Good France, e’ l’evento mediatico lanciato in tutto il mondo da Atout France – l’Ente per il Turismo Francese.
Su iniziativa del Ministro degli Affari Esteri e dello Sviluppo Internazionale, con la collaborazione dello chef Alain Ducasse, l’evento, annunciato e diffuso attraverso il web, promuove una cena mondiale con la quale si rende omaggio alla cucina francese e ai suoi valori di convivialità.
Al particolare invito hanno aderito ben 1300 chef di 150 diversi paesi e, ognuno dalle cucine del proprio ristorante, il 19 marzo prossimo, daranno vita ad una grande festa della cucina, confrontandosi con i sapori della gastronomia d’oltralpe. Diventando per una sera, i protagonisti della più vasta azione di promozione mai messa in atto dal paese di Guillaume Tirel, George Auguste Escoffier, Paul Bocuse, Alain Ducasse e … Ratatouille, gli chef promuoveranno la cultura enogastronomica francese.
Dall’alta gastronomia ai bistrot di qualità, gli chef del mondo sono stati invitati partecipare a questa grande festa con menu studiati seguendo un fil rouge uguale per tutti: ogni piatto sarà servito nel proprio locale la sera del 19 marzo.
L’Italia, nell’ evento Goût de France/Good France, si attesta al primo posto come numero di chef partecipanti. Circa 100 tra ristoranti e bistrot hanno aderito, e, tra questi, figurano nomi illustri come Heinz Beck, Chicco Cerea, Nadia e Giovanni Santini, Andrea Berton, Giancarlo Perbellini, Andrea Fusco, Anthony Genovese, Roy Caceres, Angelo Troiani, Davide Scabin, Claudio Sadler, Danilo Ciavattini, Cristina Bowerman, Davide Oldani, Simone Rugiati, Valentino Marcattilii, Stefano Marzetti, Matteo Baronetto, Gennaro Esposito.
Qui la lista completa: http://institutfrancais-italia.com/it/node/5633
info : www.ambafrance-it.org
Di: Barbara Ghinfanti e Doriana Torriero
Un’operazione
in collaborazione con
Media
Vettore Ufficiale Partner Tecnico
Intervista al Crèateur pàtissier Stéphane Betmon
Di: Fabiana Carucci
Finalmente, dopo anni di rivalità culinaria un’alleanza tra i fornelli dei due Paesi?
BETMON: “Si si, apriremo presto, tra aprile e maggio penso, un punto di degustazione culinaria, in zona Prati a Roma molto probabilmnente, in cui presenteremo il meglio della nostra pasticceria, in unione e collaborazione con quella italiana. Io sono appassionato dell’Italia: vivo a Roma dal 2007 e faccio un mix tra cucina italiana e francese, cosa che mi piace molto”.
Un incontro in cucina dunque?
BETMON: “Esattamente, è proprio quello che faccio; unisco la pasticceria italiana e francese che sono due prodotti veramente fantastici. Per il resto della cucina penso si possa proprio fare la stessa cosa, così da creare un’unione che raramente fonde due eccellenze simili”.
La via dell’integrazione culturale fra popoli passa anche per quella della tradizione eno-gastronomica?
BETMON: “Secondo me si; ho visto che la piazza di Roma si sta a poco a poco aprendo alle altre culture della cucina e pasticceria. Un’integrazione che pian piano cresce e che in questo momento è in piena espansione, lasciando pensare a un futuro in cui ovunque si mangerà il meglio delle tradizioni culinarie”.