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COSI’ É…SE VI PARE di Luigi Pirandello a San Gallicano (RM) 20-28 aprile

19 Aprile 2013 - ARCHIVIO

COSI’ É…SE VI PARE

di Luigi Pirandello

libero adattamento e regia Annalisa Rossi

Con: Maria Stefania Pederzani – Lino Pietroni – Sergio Mandato i – Annalisa Rossi –

inoltre, Carmela Giannella – Maria Frangella – Alessandro Piccolo – Claudia Forte e, per la prima volta in scena, le giovanissime Veronica Sbardella e Miriana Sinisi

PICCOLO TEATRO DI GALLICANO

DAL 20 AL 28 APRILE 2013

SABATO 20.30 – DOMENICA ORE 18.00

Il 20 e il 21 e il 27 e 28 aprile al Piccolo Teatro di Gallicano è in scena Così è…Se vi pare di Luigi Pirandello diretto e adattato da Annalisa Rossi. Lo spettacolo vede in scena Maria Stefania Pederzani, Lino Pietroni, Sergio Mandato, Annalisa Rossi, Carmela Giannella, Maria Frangella, Alessandro Piccolo, Claudia Forte e, per la prima volta in scena, le giovanissime Veronica Sbardella e Miriana Sinisi.

La vita di una tranquilla cittadina viene scossa dall’arrivo di un nuovo impiegato della prefettura, il Signor Ponza, e della suocera, la Signora Frola, scampati ad un terribile terremoto nella Marsica. Si mormora che assieme ai due sia giunta in città anche la moglie del Signor Ponza, ma nessuno l’ha mai vista. I coniugi Ponza alloggiano all’ultimo piano di un caseggiato periferico, mentre la Signora Frola vive in un elegante appartamentino. Il trio viene così coinvolto nelle chiacchiere del paese, che vedono il signor Ponza come un “mostro” che impedisce alla suocera di vedere la figlia tenuta chiusa a chiave in casa. La nipote del Prefetto, Amalia Agazzi, che abita accanto alla signora Frola, si reca perciò da suo zio affinché chiarisca la vicenda. Questa richiesta, sostenuta dalle figlie della signora e dalle sue amiche, provoca l’ilarità dello scettico fratello di Amalia, Lamberto Laudisi, che difende i nuovi arrivati affermando l’impossibilità di conoscere gli altri e la verità assoluta. La signora Frola diventa  oggetto di un vero e proprio interrogatorio sulla sua famiglia e lei cerca di giustificare la possessività del genero nei confronti della moglie. Anche il signor Ponza è sottoposto al medesimo interrogatorio, durante il quale dichiara la pazzia della suocera. A suo dire essa è impazzita dopo la morte della figlia Lina, sua prima moglie, e si è convinta che Giulia (seconda moglie) sia in realtà la figlia ancora viva. Successivamente, però, entra la signora Frola che, resasi conto di essere guardata come una pazza, afferma  che sua figlia è ancora viva. E’ il genero che, dopo la lunga assenza della moglie in una casa di cura, non la riconobbe più, e non l’avrebbe più accettata in casa se non si fossero svolte delle seconde nozze simulate. Tutti sono sbalorditi, non sapendo più cosa pensare, eccetto Laudisi che prorompe in una sonora risata. La ricerca delle prove per determinare la verità è in realtà l’occasione per Laudisi di svelare il senso di quest’opera: egli polemizza con la fiducia affidata ai “dati di fatto” e rivendica uguale realtà al “fantasma” della costruzione soggettiva. Nel tentativo di risolvere l’enigma, la signora Agazzi organizza un incontro tra suocera e genero: ne derivano scene di concitata violenza, in cui il signor Ponza aggredisce la suocera urlandole in faccia la verità. Egli poi si scuserà, dicendo che era necessario fare la parte del pazzo per mantenere viva l’illusione della signora Frola. Dopo una vana ricerca di prove certe tra i superstiti del terremoto, viene richiesta in casa Agazzi la moglie del signor Ponza, l’unica in grado di risolvere la questione, che dovrebbe essere “interrogata” dal Commissario Centuri. Essa arriverà, condotta dal signor Ponza. Ma il finale, a sorpresa, non farà che confermare l’impossibilità di conoscere la verità.

NOTE DI REGIA

Nell’affrontare un classico più volte rappresentato si sente spesso il peso di dover rendere conto di ogni diversa idea registica, quasi che sia d’obbligo ispirarsi ad altri o prendere per buone interpretazioni altrui, tutte, si badi, legittime e molte di queste interessanti e coinvolgenti. Io stessa avevo già affrontato questo testo in una messinscena del 1994 e di quella ho voluto conservare lo spirito che mi ispirò all’epoca e che fece inorridire alcuni spettatori abituati a rappresentazioni pirandelliane “borghesi” (destando altresì l’approvazione del pubblico più giovane). Dell’autore volli esaltare l’ inclinazione per un surrealismo grottesco e dissacrante, laddove descrive personaggi che sembrano provenire da dimensioni di follia o sogno. Ora riprendo quella mia interpretazione, spingendola forse oltre, trasformando la sala teatrale in un ambiente più simile ad un’aula giudiziaria che ad un salotto borghese, dove ad essere imputata è l’anima, che non si fa conoscere e non dà prove della propria esistenza… L’unica verità possibile, nascosta in ognuno di noi, non potrà mai essere conosciuta e tutto ciò che noi definiamo, argomentiamo, “tocchiamo con mano” altro non è che il fantasma del reale al quale ci si adatta, o cadendo nel ridicolo come i piccoli borghesi curiosi del testo pirandelliano che cercano i “documenti”, o scivolando nella follia come la signora Frola ed il signor Ponza, suo genero, alla disperata ricerca di un senso da esprimere e spiegare. E la consapevolezza di ciò, incarnata in Lamberto Laudisi, non può salvarci dall’indefinito stupore di vivere in un universo costruito dalla nostra mente, perennemente in bilico tra la ricerca della verità e la certezza di non poterla trovare mai.

 

 

COSI’ É… SE VI PARE

di Luigi Pirandello

Maria Stefania Pederzani – La Signora Frola

Lino Pietroni – Il Signor Ponza

Sergio Mandato – Lamberto Laudisi

Annalisa Rossi – Amalia Agazzi

inoltre, Carmela Giannella – Maria Frangella – Alessandro Piccolo – Claudia Forte e, per la prima volta in scena, le giovanissime Veronica Sbardella e Miriana Sinisi.

libero adattamento e regia Annalisa Rossi

musiche originali e fonica Claudio Rosati

luci Claudio Carfora

costumi Stefania Donati e Simonetta Marrocchi

trucco di scena Catia Colantoni

ufficio stampa Rocchina Ceglia

Al PICCOLO TEATRO DI GALLICANO

Via Provinciale Gallicano-Poli, n. 9 – Gallicano nel Lazio

sabato 20 e domenica 21 aprile

 sabato 27 e domenica 28 aprile

20:30 sabato e 18:00  domenica

Biglietti: intero Euro 8,00 – ridotto Euro 3,00 (minori, disabili, over 70, allieve/i scuola teatro) – obbligatoria tessera associativa annuale di Euro 2,00

INFO E PRENOTAZIONI: 06/94355337 – 338/1061510