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Pensieri sull’origine della vita è il tema della conferenza su Galileo Galilei ai Lincei l’11 Maggio

11 Maggio 2017 - SCIENZA RICERCA SALUTE

Di: Giovanni Anzidei

Capo Ufficio Stampa – Accademia Nazionale dei Lincei

 

Galileo Galilei è  uno dei primi Accademici Lincei,  che il Premio Nobel Ada Yonath, anche lei Accademica Lincea, omaggia giovedì 11 maggio alle ore 17, a Palazzo Corsini, Via della Lungara, 10 Roma.

GALILEO GALILEI (1564–1642) è considerato il padre della scienza moderna per l’aver definito il metodo sperimentale (detto anche galileiano). Di primaria importanza fu il suo ruolo nella rivoluzione astronomica, basata sul sostegno al sistema eliocentrico e alla teoria copernicana e collegata al perfezionamento del telescopio.

Nella primavera del 1611, a Roma come ambasciatore culturale del granduca di Toscana Cosimo II, Galileo entrò a far parte dell’Accademia dei Lincei, fondata, otto anni prima, dall’appena diciottenne Federico Cesi. La prudenza diplomatica di Cesi spesso protesse Galileo dalle accuse e dalla censura della Santa Inquisizione. Grato, nel 1625 Galileo inviò al principe Cesi il primo esemplare di microscopio che il naturalista utilizzò nei suoi studi dei sistemi di riproduzione delle piante e dell’anatomia degli insetti. La morte del Cesi nel 1630 e il conseguente declino dell’Accademia dei Lincei coincisero con l’inasprirsi dell’ostilità del Sant’Uffizio contro Galileo, principalmente per i contenuti del Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo (1632). Con il processo (12 aprile – 22 giugno 1633) e la condanna, Galileo fu costretto all’abiura delle sue concezioni e al confino nella propria villa di Arcetri dove morì, cieco, l’8 gennaio 1642.