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Cancro – il male CURABILE

18 Giugno 2015 - SCIENZA RICERCA SALUTE

Di: Fabiana Carucci

Intermedia Editore e l’Associazione “Insieme contro il Cancro”  presentano:

IL MALE (IN)CURABILE

Un libro sulla malattia del Cancro, che si legge tutto d’un fiato e ci da la percezione di un male che si può e si sta sconfiggendo. A braccetto medici, legali, associazioni e professionisti della comunicazione per una nuova cultura di massa.

Appena un paio di decenni fa un malato di cancro era di fatto un morto che camminava; o meglio, così lo consideravano tutti. Se questo in parte era vero prima, gli enormi progressi della ricerca ed una maggior consapevolezza della massa ha fatto si che, ad oggi, una persona su due che è colpita da questa patologia, riesce a sopravvivere e/o a cronicizzare. 

Un importante ruolo nel raggiungere una diversa e più completa consapevolezza di massa lo hanno sicuramente avuto i mezzi di comunicazione, che molto hanno fatto e tanto ancora devono fare, per adempiere alla missione di dare una corretta informazione .

A tal proposito, la Fondazione “Insieme Contro il Cancro”, istituita due anni fa con Decreto del Prefetto di Roma e fortemente voluta dall’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) si sta adoperando con iniziative a tamburo battente, al fine di creare un nuovo atteggiamento sociale verso il Cancro, sia da parte dei malati che di quanti in qualche modo sono coinvolti anche solo stando loro vicino.

Un team sempre più nutrito di professionisti del settore medico, legale e del mondo dell’informazione, ha voluto così testimoniare nel libro IL MALE (IN)CURABILE, titolo appositamente scritto con una bella X  proprio sulle lettere IN, quanto è stato fatto e cosa si può ancora migliorare per affrontare con positività e consapevolezza l’approccio a questo male. Nel lancio ufficiale del libro, avvenuto il 17 giugno scorso presso la Sala Marconi di Radio Vaticana, Città del Vaticano, erano presenti alcuni di quelli che si sono attivamente adoperati per la sua realizzazione. Francesco Cognetti (Presidente Fondazione Insieme contro il Cancro); Giuseppe Novelli (Rettore Università Tor Vergata di Roma); Augusto Chendi (Sottosegretario del Pontificio consiglio per gli operatori sanitari); Elisabetta Iannelli (Segretario Fondazione Insieme contro il Cancro); Mauro Boldrini (Direttore della Comunicazione Fondazione Insieme contro il Cancro) e Renzo Pegoraro (Cancelliere della Pontificia Accademia per la Vita), con l’egregia moderazione della collega giornalista, Paola Saluzzi.

“Oggi circa 3 milioni di malati – ha precisato Cognettisono liberi dalla malattia da più di 3 anni e perciò si può dire che presumibilmente sono guariti. Di cancro si muore sempre meno e più della metà di chi è colpito guarisce o va verso la cronicizzazione della patologia, recuperando una capacità di vita normale. Il grandissimo sviluppo della ricerca e l’avvento dei farmaci a bersaglio molecolare ha dato il via ad una vera e propria rivoluzione, permettendo al corpo di autoimmunizzarsi ed iniziare a reagire attivando cellule combattenti in grado di individuare e distruggere le cellule malate. Da risolvere ancora il forte ritardo con cui questi farmaci vengono commercializzati; ad oggi ci vogliono almeno due anni, infatti, affinché esso arrivi al letto del paziente. Altra nota dolente sono i costi, decisamente ancora troppo elevati”. 

“L’idea del libro è nata – ha di seguito precisato Boldrinidopo aver sentito una notizia al tg circa un noto cantante che si diceva fosse morto per un male incurabile, alludendo con tale espressione chiaramente al Cancro. Trasalimmo dal sentire definire ancora oggi questa malattia, il male incurabile. Ci tengo a sottolinearlo che, NON E’ COSI’. Abbiamo dunque realizzato la necessità di scrivere qualcosa che coinvolgesse differenti tipologie di professionisti, tra cui quelli della comunicazione, per dar vita ad un documento che fosse portatore di un messaggio chiaro e sopratutto aggiornato. Siamo andati dunque da 15 Direttori delle maggiori testate italiane e li abbiamo direttamente coinvolti nel progetto, con delle interviste tematiche sulla comunicazione medico-scientifica. Lo ripeto: oggi, più della metà delle persone colpite dal Cancro ne esce vivo. Per questo occorre non parlare più di questa patologia definendola il male incurabile, perché di Cancro si guarisce sempre più”.

Importante la testimonianza dell’Avv. Iannelli, che in prima persona è stata colpita dal Cancro e che ora si adopera con grinta, mettendo la sua professionalità al servizio dell’Associazione “Insieme contro il Cancro”, facendo team con gli altri professionisti e rappresentando lei stessa l’esempio vivente di come oggi si esce vivi da questa malattia e si può condurre una vita normale. “Mi sono ammalata a 24 anni – ha detto – ed ora ne ho 46. In questo lungo arco di tempo certo che la mia vita è molto cambiata ma MAI ho permesso che questa malattia scalfisse minimamente la mia voglia di vivere: anzi, ho trovato una grinta maggiore per lottare con fermezza e positività. Ed ora eccomi qua. L’atteggiamento con cui si affronta una malattia è determinante almeno quanto le cure. Ho avuto la grazia di poter essere qui e diventare un testimone di speranza per molti, non solo per chi ha prospettive di guarigione, ma anche per quella metà che ancora ha davanti a se’ un breve lasso di tempo di vita perché, breve o lungo che sia, il tempo che ci è dato da vivere può essere vissuto al meglio e con intensità istante dopo istante, anche con una grave patologia. Un atteggiamento positivo e propositivo non va a migliorare solo la qualità di vita e la quantità di tempo a disposizione del malato, ma porta grande miglioramento anche a chi ruota attorno al paziente; i familiari, gli amici i colleghi di lavoro i professionisti che lo assistono e quanti con lui entrano in qualche modo in contatto. Voglio terminare mettendo l’accento su una questione che resta davvero inaccettabile ossia, la scelta di, a chi, dove, come e quando somministrare un farmaco efficace che, a tutt’oggi, avviene per lo più sulla base di calcoli economici che nulla hanno a che vedere col resto”.