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“Stato e Nazione – L’Anomalia italiana” del Prof. Fulvio Tessitore

14 Aprile 2014 - VI PROPONGO

IN ITALIA DA 150 ANNI E’ DIFFICILE L’ACCESSO ALLA MODERNITA’

In questo viene vista l’origine della drammatica condizione attuale

illustrata nel libro “Stato e Nazione – L’Anomalia italiana” del Prof. Fulvio Tessitore

Presentazione all’Enciclopedia Treccani mercoledì 9 aprile alle ore 11,00

Piazza della Enciclopedia Italiana, 4 Roma

 

Roma 8 aprile 2014 – Il nostro Paese soffre da oltre 150 anni di un difficile “accesso alla modernità”. Questo problema esisteva  “già all’atto dell’unificazione nazionale”, scrive nel libro ‘Stato e Nazione’ il Prof. Fulvio Tessitore, Accademico dei Lincei, ed era dovuto al “contrastato rapporto tra una forte identità nazionale e una debole identità statale, all’interno di un Paese pluralistico e pluricentrico”. “In ciò viene vista anche l’origine della drammatica condizione attuale, perché – spiega Tessitore – quando con la fine degli anni ’60 del Novecento, il Paese raggiunse una condizione di benessere sociale mai prima toccata e avrebbe avuto bisogno, per consolidarla e farne costume istituzionale, dell’impegno di un ‘sistema di classi dirigenti’ evoluto e moderno, trovò un ‘sistema di caste’ non d’altro attente che degli interessi propri, di parte”.

Il libro, presentato il 9 aprile alle 11,00 all’Istituto dell’Enciclopedia Italia dal Prof. Francesco Paolo Casavola e dal Prof. Alberto Quadrio Curzio, Vicepresidente dell’Accademia dei Lincei, raccoglie e riscrive una serie di ricerche nate in occasione del 150° dell’Unità nazionale, riprendendo antiche riflessioni dell’autore sul tema della ‘crisi e trasformazioni’ dello Stato italiano. Attraverso l’esame di testi di letterati, storici, filosofi, giuristi, politici (da Cuoco a De Sanctis, dagli Spaventa ad Amari, da Villari ad Ascoli, da Orlando a Capograssi), l’autore cerca di argomentare la tesi del difficile ‘accesso alla modernità’. Fulvio Tessitore dedica il libro al Presidente Giorgio Napolitano,”appassionato e rigoroso interprete dei valori nazionali, a testimonianza di un’antica amicizia”.