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Roma Fringe Festival – Giuseppe Rascio sul palco Il 16, 18 e 19 giugno

11 Giugno 2015 - ARCHIVIO

Di: Rocchina Ceglia

to be or not to be Chaplin

di D. Francesco Nikzad con Giuseppe Rascio regia Roberto Galano

ROMA FRINGE FESTIVAL

Lungotevere Castello, 50

16 giugno ore 22.00

18 giugno ore 20.30

19 giugno ore 23.30

Palco B

Buongiorno,

ho il piacere di comunicarvi che To be or not to be Chaplin, lo spettacolo prodotto dalTeatro dei Limoni di Foggia che lo scorso febbraio ha debuttato a Roma riscuotendo apprezzamenti dalla critica e dal pubblico, è stato selezionato per il Roma Fringe Festival.
 
Giuseppe Rascio, diretto da Roberto Galano, sarà in scena il 16, il 18 e il 19 giugnosul Palco B all’ombra di Castel Sant’Angelo.
 
 
Lo spettacolo di Francesco Nikzad non vuole essere una biografia di Chaplin ma una ricerca nel suo mondo interiore.
ll conflitto tra attore e personaggio stesso, tra attore e il mondo che lo circonda, sono il fulcro di un lavoro che parte da Charles Spencer Chaplin, ma scava nelle profonde radici del dubbio Shakespeariano.

To be or no to be Chaplin una delle produzioni del Teatro dei Limoni di Foggia ritorna a Roma. Scritto da Francesco Nikzad, diretto da Roberto Galano lo spettacolo vede in scena Giuseppe Rascio sul palco del Roma Fringe Festival. Il 16, 18 e 19 giugno rispettivamente alle 22.00, 20.30 e 23.30 sul palco B nei giardini di Castel Sant’angelo.

Essere o non essere? E’ questo il dilemma. Lo spettacolo, che ha già debuttato a Roma lo scorso febbraio, non è una biografia del famoso attore inglese, ma una ricerca nel suo mondo interiore, e nell’universo che ogni artista racchiude dentro di sé.


La vita è una continua ricerca di qualcosa che vada oltre l’esistenza. Il conflitto tra attore e personaggio stesso, tra attore e il mondo che lo circonda, sono il fulcro di un lavoro che parte da Charles Spencer Chaplin, ma scava nelle profonde radici del dubbio Shakespeariano. Il suo rapporto ossessivo con le donne, il suo legame con la madre, sono il vaso di Pandora della sua esistenza. Chaplin non voleva essere soltanto Charlot, nessuno vorrebbe essere soltanto un personaggio.
In questa nuova produzione del Teatro dei Limoni e Solisti Dauni, Chaplin lotta contro le sue stesse paure, contro il terrore di invecchiare e morire, contro la sua solitudine; contro la paura di fare la fine Che Guevara, ormai ridotto a una semplice faccia stampata sulle magliette dei ragazzi durante un corteo.