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Roma, Casa del cinema 22 marzo – Jean Gili: alla riscoperta di Pagliero, l’italiano di Saint Germain tra i padri del neorealismo

21 Marzo 2019 - ARCHIVIO

C.S. a cura di: L. Vincenti per Zetema Progetto Cultura

 

Alla Casa del Cinema la presentazione del libro del critico francese dedicato all’opera dell’attore e sceneggiatore italiano.

 

Venerdì 22 alle ore 18 sarà ospite della Casa del Cinema il noto critico e storico cinematografico francese Jean Antoine Gili, collaboratore della storica rivista Positif nonché uno dei massimi esperti di cinema italiano d’oltralpe. L’occasione sarà offerta dalla presentazione dell’edizione italiana del suo volume “Marcello Pagliero, l’italien de Saint Germain des Pres”, dedicato all’attore e sceneggiatore italiano considerato uno dei primi esponenti del neorealismo. L’incontro moderato da Domenico Monetti della Cineteca Nazionale , sarà preceduto alle ore 16.30 dalla proiezione del film “Roma città libera” (Italia, 81’), diretto dallo stesso Pagliero nel 1946.

Ma chi era Marcello Pagliero? Sconosciuto in Italia ma noto in quasi tutto il mondo nell’ambiente cinematografico, partecipò alla nascita del neorealismo collaborando come attore e sceneggiatore alle prime opere di Roberto Rossellini. Prese parte ad esempio al manifesto del neorelismo come attore in “Roma città aperta” in cui interpretò il dottor Manfredi ucciso dai nazisti. Nemo propheta in patria? A divulgare la figura di Pagliero si è impegnato proprio il francese Gili, cultore del cinema italiano che ha creato e diretto per anni il festival del nostro cinema a Annecy.

Jean Gili ha autorevolmente ribaltato i giudizi sommari sul cinema del ventennio, con due testi che sono diventati pietre miliari della storia del cinema: L’Italia di Mussolini e il suo cinema e Il cinema italiano all’ombra dei fasci. Jean Gili ha inoltre scritto su tutti i nostri più importanti registi e attori: da Rosi ai fratelli Taviani, da Nanni Moretti a Luigi Comencini, da Ettore Scola a Fellini, Visconti e Mastroianni. Ha curato L’Italia allo specchio del suo cinema, opera omnia in due volumi, il secondo dei quali edito nel 2017. Dopo aver insegnato all’Università di Nizza, dove è nato nel 1938 e poi all’Università di Parigi, attualmente è professore emerito all’Università di Parigi 1 Pantheon la Sorbonne.

Domenico Monetti lavora dal 2000 al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove si è occupato prevalentemente della catalogazione, selezione e soggettazione di periodici cinematografici e materiali conservati presso la Biblioteca “Luigi Chiarini”. Dal maggio 2005 è impegnato nella Cineteca Nazionale per la programmazione culturale del Cinema Trevi. Ha svolto attività di ufficio stampa per quattro anni alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Ha inoltre prestato il suo contributo di studioso di cinema per l’Archivio del Cinema Italiano dell’Anica. Collabora per le riviste Segnocinema e Cinecritica e ha scritto per il mensile Duel.