Di: Fabiana Carucci
Succede un giorno che ti svegli, esci di casa e riscopri ancora una volta che vivi a Roma, la città più bella al mondo e non è un modo di dire.
E’ il 21 giugno, il primo giorno d’estate e stai camminando per la centralissima via del Tritone, giri a destra e prosegui dritto per via Due Macelli finché non sei nella magnifica piazza di Spagna.
Roma è un museo all’aperto e di certo, già solo in questa piazza, di cose da vedere ce ne sono molte. A dare il benvenuto spicca e si erge maestosa la colonnina della Madonnina, nota come Colonna dell’Immacolata: progettata dall’Architetto Luigi Poletti, la colonna che sta tra la base e la statuina bronzea vera e propria, proviene da scavi romani; la Madonnina invece è a firma di Giuseppe Obici ed è posata su una base in marmo cipollino.
Posta di fronte all’Ambasciata di Spagna poiché, al tempo della sua realizzazione questo era il Paese che maggiormente sostenne il Dogma cattolico, la Colonna simbolica da il benvenuto sulla piazza che si apre davanti.
Pochi passi in più e volgendo lo sguardo a destra, decisamente di più recente costruzione, un simbolo del Made in Italy, della creatività e dell’imprenditoria del Bel Paese; qui si vede infatti il Palazzo che ospita il celebre marchio a firma dello stilista Valentino, le cui creazioni d’Alta Moda sono amate in tutto il mondo.
Proprio lì vicino al palazzo, poco più avanti e semi nascosta ai più, c’è una piccola scalinata laterale al monumento della Scalinata, che porta su verso Trinità dei Monti: da qui ci si trova ad ammirare piazza di Spagna dall’alto, proprio in cima alla celebre Scalinata di Piazza di Spagna.
Che la si ammiri dal basso o dall’alto che sia, la Scalinata è decisamente maestosa e da cittadina romana, ogni volta mi provoca un moto di orgoglio; nemmeno l’avessi costruita io!
Accanto a questa sensazione, subito se ne pone un’altra di sdegno e collera nel vedere la maleducazione di chi mal usa un monumento così unico e prestigioso e lo maltratta con scritte inopportune o cartacce. Realizzata tra il 1723 ed 1726 a firma dell’Arch. Francesco De Santis, la Scalinata è composta da 135 ampi gradini.
Scendendo verso la piazza, arrivati in fondo, sulla sinistra si trova la celebre casa di poeti Keats e Shelley. La dimora fu acquistata proprio dal poeta inglese John Keats nel 1820, che decise di trasferirsi a Roma per tentare di sfuggire alla tubercolosi che lo aveva colpito in Inghilterra. Il nostro clima fu un estremo tentativo ma, purtroppo, poco meno di un anno dopo l’acquisto, la malattia vinse il celebre artista che terminò la sua vita proprio qui a Roma. Solo nel 1906 si diede nuovo lustro alla celebre casa, tanto amata dai poeti romantici, grazie ad un poeta statunitense che l’acquistò e ne fece luogo museale, visitabile a tutt’oggi.
La dimora dei poeti romantici venne occultata e resa anonima nel corso del secondo conflitto mondiale, nella speranza che così non venisse colpita o saccheggiata. Svuotata di ogni bene fu resa anonima e, grazie all’ospitalità dei beni in un Abbazia, fu possibile salvare quegli oggetti preziosi che poi vennero ricollocati in sede al cessato pericolo e sono a tutt’oggi in esposizione.
Al lato opposto della scalinata ancora un altro tocco d’Inghilterra, con la Babingtons Tea Room, un’antica sala dove gustare un buon tè facendo un salto nel tempo nella vecchia Londra ed in perfetta tradizione inglese.
Di fronte la Scalinata, la celebre fontana della Barcaccia, della cui realizzazione venne incaricato Pietro Bernini, il quale si stava già occupando dell’ampliamento dell’acquedotto dell’acqua Vergine, la cui acqua era destinata a sgorgare proprio dalla Barcaccia. L’incarico venne conferito dall’allora Papa Urbano VIII ed i lavori ebbero inizio nel 1626; ci vollero 3 anni prima di vedere realizzata la fontana e l’architetto venne affiancato da suo figlio Gian Lorenzo. Di proposito la fontana è interrata, per far si che venissero così risolti i problemi di pressione dell’acqua di cui l’acquedotto soffriva. Inevitabile scendere un gradino e bere una sorsata di acqua fresca e godere così a pieno della visita della Barcaccia.
Rinfrescati e rinfrancati da tanta meraviglia in una sola piazza, non resta che scegliere una delle splendide vie che partono da piazza di Spagna ed incamminarsi. Attenzione che sarebbe un peccato non vivere la meravigliosa esperienza di perdersi col naso all’insù verso le bellissime mille terrazze romane; tutte diverse, uniche, incredibili.
Nei vicoli e vicoletti romani lo sguardo si riempie di meraviglia d’artista, come in via Margutta, con splendidi scorci di cortili che si aprono improvvisi ed inaspettati da un angolo nascosto, rivelandosi a sorpresa tra negozi d’artista e luoghi per delizie del palato. Il nutrimento dell’anima ben si appaga tra tanta meraviglia capitolina.
Per chi ama poi lo shopping, da piazza di Spagna ci si può tuffare nelle spese pazze d’ogni tipo, compresi i più celebri marchi di lusso mondiali ospitati nelle antiche vie del cuore di Roma.
Buona passeggiata!