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Le pillole di talento e ironia di Alessandra Casale

28 Aprile 2013 - ARCHIVIO
Le pillole di talento e ironia di Alessandra Casale

di. Giorgia Sbuelz

 

Occhi verdi, grinta da vendere e crepitante ironia: queste le armi vincenti di Alessandra Casale. Abituata ai riflettori fin da giovanissima, si è fatta strada a lunghe falcate nel mondo dell’alta moda sfilando per le prestigiose passerelle di Armani, Biagiotti e Gaultier, per citarne alcuni. Ambasciatrice della bellezza italiana nel mondo nel 2002, colleziona diverse “fasce” coltivando  parallelamente una solida formazione teatrale. Calca a lungo le scene cimentandosi in vari generi, dalla commedia al cabaret. Autrice di testi e battutista, presentatrice di serate e festival. Insomma, un ibrido da palco alla “vecchia maniera”, una show girl preparata e poliedrica come poteva essere una  Delia Scala. E scusate se è poco.

La incontriamo a pochi giorni dalla prima de “Le Pillole d’Ercole”, una commedia brillante in due atti in scena al TEATRO CASSIA di Roma dall’ 1 al 5 e dal 9 al 12 maggio 2013.

Alessandra, la tua “Famiglia artistica” ideale…

Papà: Gigi Proietti. Madre adottiva: Monica Vitti. Nonna: Silvana Pampanini. Zia prediletta: Anna Marchesini.

Com’è nata l’idea de “Le Pillole d’Ercole”?

Tutto è partito dalla voglia di Massimo Corvo, che qui è il protagonista maschile, di formare una compagnia di attori e colleghi che avessero la voglia di divertirsi e far divertire con una “pochade” godibilissima. Il fatto atipico è che riunite sullo stesso palco ci sono le voci più famose e importanti d’Italia, alcuni tra i più grandi doppiatori nostrani che, non occorre sottolinearlo in questo specifico caso, ma a volte non è così scontato, sono anche degli attori straordinari.

Per me è un piacere enorme e un onore dividere il palco con loro. Ci tengo a citarli tutti: oltre a Massimo Corvo, strepitoso protagonista, Renato Cortesi, un pilastro dello spettacolo italiano, Pasquale Anselmo, Angelo Maggi e Alessandra Cassioli. I bravi e giovanissimi Alessandra Arcese, Noemi Giangrande e Marco Briglione. Regia del paziente Stefano Mondini, il nostro “domatore”. Le musiche sono affidate al Maestro Fabio Frizzi. I costumi a Enrica Biscossi.

Un grazie anche alle “badanti” del regista Carlotta Guido e Francesca Tardio.

Il talento è un flusso d’ energia e l’esperienza di ognuno di noi fa sì che la macchina dello spettacolo abbia un carburante davvero….Scoppiettante! Devo ringraziare Massimo (Corvo) con cui mi ero già incontrata artisticamente e che mi ha proposto il ruolo di Angelica, sua moglie. Ho accettato con entusiasmo.

Come vi siete preparati?

Abbiamo cercato d’inquadrare e contestualizzare i nostri ruoli rispetto all’epoca nella quale si è deciso di ambientare la pièce, gli anni 20, mantenendo però un pizzico della nostra personalità per “condire” il personaggio. Ci siamo confrontati e ci siamo lasciati guidare dal regista, Stefano Mondini.

Il successo de “Le Pillole…” è proprio nel ritmo e nel gioco di squadra che sul palco, a mio avviso, porta sempre buoni frutti.

 


 

Raccontaci l’immancabile aneddoto.

In realtà non ce n’è uno particolare.

Posso solo riferirti delle discussioni in compagnia… La prima cosa che mi viene in mente e che già ho avuto modo di raccontare durante un programma radio, sono le surreali discussioni che avvengono, è noto e normale, in tutte le compagnie. Peccato che qui, se avessimo la benda sugli occhi sentiremmo scontrarsi con veemenza Bruce Willis e Tom Hanks, Nicholas Cage e Xena, Vin Diesel e Robert Downey Jr… Pazzesco.

Ammetto che la cosa che mi manda in “brodo di giuggiole”  è quando Massimo Corvo mi parla con la voce della “Bestia”.

Lo so, debolezza da “Belle”.

Apriamo parentesi: la Casale somiglia in modo pazzesco a Belle, eroina del cartone Disney “La Bella e la Bestia” (N.d.A)

 

Cosa vi aspettate e cosa si deve/non si deve aspettare il pubblico?

Siamo certi che il pubblico tornerà a casa con la leggerezza di un sorriso. La “pochade” di Hennequin è una riflessione divertita dei difetti e le debolezze umane e mi sento di poter affermare che il prestigioso cast che sarà sul palco è in grado di rendere perfettamente l’effetto domino di equivoci e situazioni buffe. Un meccanismo di “scatole cinesi” che funziona dai primi anni del 900, immutato.

Gli spettatori non devono certamente aspettarsi un tipo di comicità esplicita e didascalica. Non c’è ombra di volgarità.

 

Se queste sono le premesse, l’appuntamento è al Teatro Cassia con Alessandra Casale, questo cast d’eccezione e con “Le Pillole d’Ercole”. Ci aspetta  un’ironia senza tempo e una brillante comicità di situazione, più che “di battuta”,  che funziona trasversalmente a tutti i livelli e che farà tornare a casa il pubblico con la certezza di un sorriso.