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Massimo Corvo in scena al Teatro Cassia con Le Pillole d’Ercole

28 Aprile 2013 - ARCHIVIO
Massimo Corvo in scena al Teatro Cassia con Le Pillole d’Ercole

di: Giorgia Sbuelz

Massimo Corvo non ha bisogno di presentazioni: il successo in Italia di celebrità come Bruce Willis, Vin Diesel o Jean Reno si regge   anche per merito delle corde vocali di un attore della sua tempra. La lista dei personaggi da lui doppiati è infinita, così come le occasioni in cui è stata impiegata, da spot a cartoni animati.

E mentre Morpheus, alias Laurence Fishburne, con la voce profonda di  Massimo, ci offriva una pillola rossa o una pillola blu nel film Matrix, oggi Massimo stesso è pronto a tentarci con altre pillole, quelle di Ercole, ma mettendoci tutto il suo talento per intero, il suo viso e il suo carattere, che già avevamo avuto modo di apprezzare a teatro come al cinema e in tv. In questi giorni infatti l’attore veste i panni del Dottor Frontignan nell’esilarante commedia “Le Pillole d’Ercole”.  Non è la prima volta che Massimo interpreta il ruolo del protagonista nell’opera di Charles Maurice Hennequin e Paul Bilhaud: già nel ’91 si era cimentato con successo nella parte. Stavolta la regia è affidata a Stefano Mondini e le musiche al Maestro Fabio Frizzi. Affiancato da un cast sfolgorante vedremo in scena Massimo al Teatro Cassia dal 1 al 5 e dal 9 al 12 maggio.

 

Tra una prova e l’altra, Massimo Corvo ci concede gentilmente questa intervista a pochi giorni dal debutto.

 

 

“Le Pillole d’ Ercole” è una commedia che fra teatro e cinema fa divertire il pubblico dagli inizi del secolo scorso. Come sono le “Pillole” stavolta?

Siamo nel 1919, dove ancora è credibile l’ingenuità. Il resto lo fa il testo, macchina perfetta di battute a ripetizione, e costruzione in crescendo degli avvenimenti, con uno sviluppo sempre più frenetico di situazioni (per Frontignan) a dir poco devastanti. I personaggi sono cattivi, si denigrano, si ostacolano e si burlano di loro stessi.

 

E com’è il dottor Frontignan di Massimo Corvo? 

Un signore dei primi del’900, che gioca a fare il medico sulla pelle dei pazienti, senza alcuna fiducia nella medicina in generale. Innamorato della moglie, con battuta pronta che difficilmente fa ridere, borghese, un po’tonto e ingenuo e che come tutti gli uomini, ha il terrore delle corna. Adorabile a suo modo per la fiducia che ha nel genere umano, onesto, ma in contraddizione con le sue azioni: una marionetta perfetta che si lascia pilotare dagli eventi, un piccolo pesce che si lascia trasportare nell immenso oceano della crudeltà umana.

 Massimo Corvo e Alessandra Casale

 

Come nasce l’idea di raccogliere questo cast d’eccezione? 

Innanzitutto sono amici, colleghi preziosissimi e grandi professionisti. Diciamo che questa è un’ opera prima di tante commedie che metteremo in scena, perché credo molto nella forza comune, nel gruppo che lavora, e crea energia da far circolare. Mi auguro di riuscire a  trasmettere questa energia anche al pubblico. Le Pillole d’Ercole è una commedia che torna per me dopo 23 anni, e fu un punto di ripartenza con il teatro… Oggi è un punto di partenza di una compagnia che farà tanta strada insieme. Da notare anche i giovani della nostra compagnia, talentuosi e pieni di buona volontà.

 

E’ stato difficile sintonizzare tutti questi talenti su un unico palco?

I caratteri sono forti, formati e consolidati. Siamo “teste calde”e come è normale che sia, ci si confronta anche duramente, ma la saggezza e la pazienza del regista (Stefano Mondini) hanno sempre fatto da spartiacque. Io credo molto nel confronto e le nostre riunioni di compagnia sono servite a concertarci e a conoscerci meglio anche nella vita privata, che ognuno volente o nolente porta con sè anche sul palco; l’importante è condividere tutto e offrirsi alla causa senza parsimonia.

 

Come tornerà a casa il pubblico dopo queste”Pillole d’ Ercole”?

In macchina!… al Cassia c’è un comodo parcheggio!… Contento! La storia è intrigante, facile da seguire e per niente noiosa, non ci sono pause, si ride e c’e’ tanto da apprezzare, dalle musiche originali del maestro Fabio Frizzi, agli  splendidi costumi di Enrica Biscossi. Il cast di attori è vincente! Mi auguro di poter riprendere lo spettacolo anche nella prossima stagione, perché un’opera del genere merita di vivere a lungo.

 

E come tonerà a casa Massimo Corvo?

In moto, perche’ odio il traffico anche se le buche delle strade di Roma sono un pericolo costante! A parte le battute alla Frontignan… Con tanta ricchezza interiore (il teatro si fa per passione, per amore) con una nuova esperienza e con la convinzione che ognuno di noi avrà dato tutto per allietare il pubblico.

 

E noi non abbiamo dubbi!