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AcaiArte inaugura la prima laser clinic romana che ospita una mostra d’arte permanente, all’insegna del bello per corpo ed anima.

4 Aprile 2017 - CULTURA ED EVENTI

 

 A cura della redazione

La bellezza è bellezza. Così, che si parli di corpi da plasmare, piuttosto che di foto d’autore o di sculture futuristiche, il piacere degli occhi, del corpo e della mente è assicurato. La mission dell’Acaia Medical Center va verso il piacere di veder rifiorire un corpo stanco e provato, a cui vengono tolti i malesseri per ritrovare la personalità in cui chi lo “abita” si riconosce, con la ricerca propria di un artista spronato a trovare il bello ed a fermarlo nel tempo. Da qui è nata l’idea di dar vita ad AcaiArte un mix tra medicina estetica ed arte che vuole affiancare le proposte artistiche contemporanee a quelle di specialisti che riportano corpi provati a ritrovare la propria bellezza e salute. Sbaglia chi crede che si stia solo parlando di vanità perché la questione è diversa. Sul piatto qui c’è la ricerca di un rinnovamento dello spirito della persona che si sente a volte anche mortificata in un involucro che non le appartiene, trascinando esistenze monche della pienezza del vivere bene e con gioia. “Chi entra da noi – affermano i responsabili del Centro – deve sentirsi avvolto dalla bellezza e parte di una cultura del bello nel senso più completo del termine, in cui si rinfranca l’anima prima ancora di arrivare alla cura del corpo“.  La scelta di portare l’arte giù dai piedistalli di Gallerie e Musei per farla diventare parte del vivere quotidiano, ospitata in luoghi di vita di tutti i giorni, conferma la tendenza di questo XXI secolo, già ampiamente in uso in quel degli USA, a New York,  ove le iniziative come questa fioriscono ogni giorno.  

Così AcaiArte diviene un’oasi in una delle zone più centrali di Roma, ove chi entra si ritaglia un momento di relax lontano dalla frenesia del vivere, dal traffico, dai problemi, per  tuffarsi in una piena immersione all’insegna del bello, del relax e della cura di corpo ed anima. Quelli dell’Acaia Medical Center hanno colto l’occasione per seguire un vecchio motto che vuole:  mens sana in corpore sano.

Ebbene si, si è voluto creare un posto ove la bellezza è celebrata a tutto tondo, a partire dalla sua inaugurazione che è divenuta un vero e proprio evento mondano a cui anche molti volti noti non hanno voluto mancare. Un’apertura in quel di San Giovanni ove le diverse forme d’arte si sono incrociate e fuse. Dalla musica alla fotografia, finanche alla buona tavola d’autore. Presenti alla serata, incorniciata da un venticello gradevole, Loredana Cannata, Enrica Bonaccorti con la figlia Verdiana, Cinzia Leone, Maria Rosaria Omaggio, Elisabetta Ferracini con Pier Forleo, Vincenzo Bocciarelli con Claudia Conte, Antonella Salvucci, la dj singer Daniela Martani, le cantanti Lucilla Galeazzi e Michela Onori.

Vogliamo avvicinare tutti a ritrovare il piacere del proprio corpo – sottolineano ancora i responsabili del centro – di un corpo che soddisfa chi lo vive e che permette a ciascuno di riconoscersi ed amarsi con ritrovata gioia di vivere e socializzare. In questo periodo di crisi si è tagliato su molti fronti, tra cui quello della cura di se’. Per questo abbiamo voluto far si di portare gli ultimi ritrovati della ricerca ad un bacino di utenza in cui ritroviamo un qualsiasi cittadino. Partiamo dal concetto che curare e migliorare il proprio corpo porta a catena anche un’aumentata qualità della vita e della socialità. Ecco perché abbiamo studiato formule che permettono a chiunque di potersi avvicinare a noi anche a livello economico, lontano dall’idea che gli ultimi ritrovati siano solo alla portata di pochi“.  

Questa è la missione di Acaia Medical Center, il nuovo studio polimedico specializzato in medicina estetica e prevenzione, voluto da Carmela, Mara, Michele Pisano con Caterina Pasqua assieme ad un team di autorevoli professionisti. Tutti insieme hanno lavorato per realizzare l’ AcaiArte, originale aperiparty inaugurale con mostra d’arte permanente. Art Medicamente, questo è il titolo dello spazio espositivo, a sostegno delle eccellenze e dei migliori talenti artistici emergenti della pittura, della fotografia e della scultura, che nasce dal presupposto che l’arte custodisca in sé l’alchimia della cura e del medicamento, dall’idea fino alla definizione dell’opera, attraverso la complessità dell’esistenza e delle sue umanità.  La direzione artistica è a cura del Cinquantino Lab, laboratorio di idee di Maria Antonietta Cardea e Daniele Scarponi.

L’arte diviene così una chiave importante di riavvicinamento al concetto del bello, del nutrimento per la mente, del ritrovato piacere per  gli aspetti belli della vita.

Ogni mese l’allestimento del centro cambierà con l’esposizione di nuovi artisti arricchendo l’ambientazione in maniera originale e stimolante. Fino al 15 aprile il percorso benefico dell’arte vedrà l’esposizione degli artisti: Alessandra Capolei, che ci accompagna sul fil rouge dell’elemento naturale, scoperto e reso visibile come un nervo, e sulla via del ritorno alla radice di ogni cosa; Maria Antonietta Cardea, che imprime sulla pellicola l’attraversamento degli spazi interiori, registrandone ogni dettaglio sul confine del segno e delle sue trasformazioni; Silvia Faieta, che osserva l’invisibile e registra, con altrettanta precisione, la dicotomia tra il bianco e il nero, la sua numerologia e i significati, in cui nulla accade per caso; Paola Garofoli, che legge il mondo attraverso le geometrie del colore, operando matericamente alla ricerca di una cartografia dell’interiore; Miriam Guerrieri, che rappresenta, muovendo dagli archetipi a cui siamo legati, il femminino in ogni sua espressione, per arrivare alla natura intima degli elementi; Arianna Matta, che colpisce la materia, la destruttura alla base, rende liquido ciò che non può esserlo e, come un’alchimista, si sposta errando da un punto all’altro; Ivan Paduano, che architetta città “invisibili”, esplosioni molecolari delle prospettive e del colore, per approdare a un nuovo concetto di essere e tempo, dove il qui e l’altrove mutano continuamente e Daniele Scarponi, che opera con la luce, cogliendo in essa la vibrazione danzante dell’esistere, dove ogni scatto è pura rappresentazione dell’intimo vivere. Dj set con Gabriele Imbimbo e performance a sorpresa del violinista ed entertainer, Andrea Casta.

 www.acaiamedical.it