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24* edizione dell’UMBRIA JAZZ FESTIVAL WINTER DI ORVIETO 28 dicembre 2016 – 1* gennaio 2017

11 Dicembre 2016 - ARCHIVIO

Di: Fabiana Carucci

Ottima musica, tanta storia, buon cibo e solidarietà per l’Umbria Jazz Festival  Winter#24, segnato in questa edizione dalla volontà di rafforzare l’apporto del nostro Paese al Jazz mondiale e la collocazione dell’Italia in un contesto di stampo internazionale.

L’Umbria Jazz Festival, dopo lo storico appuntamento estivo e lo speciale post sisma del 30 settembre, è partito per un tour mondiale in attesa dell’edizione invernale.

La prima tappa ha toccato la Cina, subito con Pechino e poi verso Canton, Shanghai, e Qingdao. Importanti le rappresentanze portate in autunno ai due festival cinesi di Chengdu e dello Shanghai Festival.

Prestigiosa la tappa in Giappone, che ha visto l’Umbria Jazz al Festival della capitale, rappresentato da Fabrizio Bosso ed il suo quartetto, tutti di scena al Blue Note di Tokio in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’anniversario delle relazioni diplomatiche fra Italia  e Giappone

Quest’appuntamento invernale di Orvieto rappresenta l’occasione sia per rafforzare la storica collaborazione musicale fra artisti di ogni dove e differenti tradizioni, che per dar voce e crescente spazio al Jazz tricolore. L’appuntamento sul palco di Orvieto vede il sound nostrano e quello estero fondersi anche verso la creazione di nuove sonorità, senza mai dimenticare i ritmi storici ed i protagonisti immortali, da rivisitare e ricordare attraverso moderne chiavi di lettura.

In questa edizione 2016/2017 è atteso l’arrivo di  Ryan Truesdell ed il suo progetto su Gil Evans che vede Paolo Fresu nel ruolo di special guest: nel team teso a portare una reinterpretazione dei primi dischi in cui Evans collaborò con Miles Davis, sono impegnati anche Steve Wilson, Jay Anderson e Lewis Nash. Da non perdere la performance di Allan Harris, vocalista apprezzatissimo e già nominato dai critici del Downbeat:“Rising star jazz vocalist”.

Si esibiranno ad Orvieto anche Christian Sands al pianoforte e Jerome Jennings alla batteria, che con il contrabbassista Christian McBride hanno dato vita ad nuovo trio. Originale anche il quartetto diretto da John Patitucci, con il contributo speciale dei 2 chitarristi Jose Cardenas ed Adam Rogers. Collaudato e già copiosamente applaudito all’Umbria Jazz estivo di Perugia, il duetto composto dal jazzista Steve Wilson ed il batterista Lewis Nash, è molto atteso anche in quel di Orvieto. Da segnalare anche un nuovo sodalizio che vedrà assieme sul palco un nuovo duo di contrabbassisti formato da McBride e Patitucci. Sono in molti a scommettere sulla novità rappresentata da Chihiro Yamanaka, la jazzista di origine nipponica che è stata allieva del prestigioso Berklee College of Music di Boston che si presenterà con una rivisitazione in chiave modernissima del piano trio.

Omaggio alla musica italiana ed al jazz di Lucio Dalla e Fabrizio De Andrè da parte di Paolo Fresu e dalla voce degli Stadio, Gaetano Curreri, che si uniranno a Raffaele Casarano ed a Fabrizio Foschini, per ricordare le preziose sonorità dei due compianti  autori italiani in un progetto dal titolo “le rondini e la luna”.

Il Jazz italiano vede scendere in campo anche il duo Dado Moroni e Luigi Tessarollo rispettivamente pianoforte e chitarra. Sul palco anche il trio ispirato a George Gershwin, formato dal contrabbassista Giovanni Tommaso, la pianista Rita Marcotulli ed il batterista Alessandro Paternesi.

Si spazierà dalla musica di strada come quella da cui è nato Vincent Van Hessen, fino al ritorno alle origini delle sonorità nate a New Orleans, ricordate e reinventate dagli Sticky Bones, dal trio di Max Ionata e dalla Swing Valley Band diretta da Giorgio Cuscito, che riporta i ritmi ad una forte cantabilità. Una nota particolare quella del Gipsy Jazz di Sammy Miller and the Congregation. Anche Mario Donatone ricorderà il jazz delle origini a stelle e strisce in una reinterpretazione di matrice tricolore.

Orvieto sarà quindi per 5 giorni una città tutta all’insegna della musica, impegnando i suoi luoghi storici e monumentali in speciali iniziative anche collaterali di giorno e di notte e puntate su generi musicali diversi eppur perfettamente fusi in sonorità uniche. sparte il 28 dicembre, con una punta speciale per il Capodanno. A salutare il 2016 l’imperdibile appuntamento della messa Gospel di Capodanno al Duomo. La musica  sarà ininterrotta notte e giorno e fonderà il vecchio anno e quello nuovo, a salutare l’alba di un promettente 2017.