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Scorci di una novella Babilonia nell’opera di Mariarosaria Stigliano

18 Aprile 2014 - ARCHIVIO

di: Giorgia Sbuelz

Atmosfere, sensazioni, ricordi o solo impressioni che sgorgano con la grafite, l’olio, gli smalti. Esseri umani sfuggenti che abitano, o semplicemente transitano, in luoghi potenti, emblematici e forti come il tratto che li rappresenta. La pittura è qui narratrice di esistenze soffiate su una tela o su una tavola, rese vitali dal segno, ma percepite tenui nel loro passaggio. Quello di Mariarosaria Stigliano è un viaggio dentro Babylon City, la città per antonomasia, dall’arrivo in stazione alla permanenza nel suo interno, in una selezione di scorci efficacemente colti dal suo sguardo attento, cosciente e non critico. Contesti reali o immaginari, ricostruiti da una mano abile, quella di un’artista matura e consapevole, che sa lavorare la materia con una rara energia.

Fabbrica città - tecnica mista su tavola

Fabbrica città – tecnica mista su tavola

Fenditure di luce che squarciano il cielo sopra un edificio come in “Montmatre”, o illuminano i passi di anime solitarie in  “Fabbrica città”, così vengono delineati scenari urbani intensamente evocativi sebbene estranianti, dove il piacere è distinguere il prodotto del progresso da un alone di antico che pur permane. Stesse suggestioni scaturiscono dallo spazio interno, da dove emerge un senso di nostalgia che armonizza con le fugaci ombre ospitate, di volta in volta, in stanze o locali dismessi; è una realtà urbana che tutto comprende e che tutto accoglie, così come all’ improvviso tutto esclude senza rancore.

Proseguendo ancora a Babylon City, scopriamo fabbriche erette a moderni templi: nella “Cattedrale d’acciaio”, la cui imponenza non ha nulla da invidiare alle costruzioni del passato, si coglie la stessa riverenza che spetta al luogo sacro, dove l’occhio dell’osservatore rimane distante e contemplativo. Dall’altra parte della città, invece, nella “Scuola di grafia di Hangzou”, per scrivere si adottano caratteri una volta considerati lontani, perché, come sembra voler suggerire in questa occasione la stessa artista, a Babilonia, si sa, le distanze vengono accorciate, è invece la separazione che aumenta. 

Scuola di grafia di Hangzou - tecnica mista su tavola

Scuola di grafia di Hangzou – tecnica mista su tavola

Possiamo ammirare lo opere di Mariarosaria Stigliano con la mostra “Babylon City”

presso la galleria SMAC – Segni Mutanti Arte Contemporanea, a Roma in Via Velletri 30, fino al 26 aprile.